PERCHÉ È POSSIBILE RIDURRE LE DOSI/HA DEGLI AGROFARMACI
Come è noto, la dose/ha di formulato riportata sulle etichette è strettamente correlata alla quantità di acqua con cui si intende effettuare il trattamento secondo la ben nota formula:
Dose/ha = Concentrazione (g di formulato commerciale / l di acqua) x volume/ha (l) di sospensione
Come ci è stato più volte insegnato, e come potete trovare nei siti tecnici che forniscono indicazioni per il dosaggio/ha standard dei fitofarmaci per gli agrofarmaci applicati in sospensione liquida, le buone pratiche di campo raccomandano che i prodotti vengano distribuiti con una bagnatura uniforme della pianta, con alti o con bassi volumi/ha, fino a costituire un velo continuo.
Ne consegue che la dose/ha indicata in etichetta è direttamente collegata alla quantità di acqua necessaria per raggiungere questo obiettivo.
Da alcune ricerche emerge però che modificando la forma del deposito è possibile ottenere un'efficacia piena del trattamento con dosaggi/ha molto più bassi.
Questo risultato è stato osservato contro avversità crittogamiche, insetti e erbe infestanti.
Uno dei motivi è da ricercarsi nei fenomeni di natura fisica e fisico-chimica che avvengono nella cuticola quando viene in contatto con il formulato con una certa conformazione del deposito.
Fra i fenomeni fisici, forse il più importante da considerare a questo proposito è (sicuramente) la diffusione che è regolata dalla legge di Fick secondo cui la diffusione è direttamente proporzionale alla concentrazione del soluto nella sospensione ed inversamente proporzionale alla distanza dalla sorgente, che nel nostro caso è il deposito.
Proprio da questo fenomeno, ma probabilmente non solo, dipende l'ampiezza dell'area biocida che è la superficie di tessuto vegetale inizialmente non coperta dal trattamento ma su cui il principio attivo è efficace.
Per poter sfruttare a nostro vantaggio questo fenomeno, e cioè in termini di riduzione del dosaggio, è indispensabile poter applicare le gocce in modo che rimanga dello spazio fra una e l'altra e le elettrovalvole che vengono utilizzate ad alta frequenza durante l’ applicazione hanno proprio questo scopo.
Per maggiori informazioni consultare la pagina AREA BIOCIDA